Lunedì 23 ottobre si è svolto il secondo incontro del progetto “Di Pari Passo” che vede coinvolte le classi seconde e terze del nostro istituto; gli operatori addetti hanno proposto attività ludico-formative: in particolare, dopo averci diviso in quattro gruppi, ci hanno fatto disegnare su un cartellone la nostra casa con all’interno noi ed i nostri familiari all’interno di quello che doveva essere il villaggio dei nostri sogni. La parola d’ordine è stata collaborazione sia nel lavoro che doveva essere svolto sul cartellone che all’interno delle case disegnate facenti parte di un ipotetico villaggio ideale.
E’ importante diffondere il concetto di rispetto nei confronti delle donne, sin dalle prime classi della scuola. MoltI istituti, infatti, parlano ai ragazzi di questo argomento per indurli alla riflessione sul rispetto verso le donne. Una donna che rappresenta un valido punto di riferimento, all’interno del Cedav, è la signora Carmen, la quale afferma che la violenza sulle donne è un problema culturale: “La prima forma di violenza avviene all’interno della famiglia”. Spesso la donna viene considerata come un oggetto, mera proprietà del padre o del marito. La violenza però non è diffusa solo in famiglia, ma spesso si ritrova anche tra i ragazzi ed è sollecitata da video e/o video giochi altamente violenti, che rappresentano un esempio nocivo per la loro corretta formazione. A volte, le parole soltanto possono essere una grave forma di violenza (violenza verbale): esse possono contenere la derisione, la discriminazione e la non accettazione dell’altro, offendendo la dignità umana. E’ dunque importante utilizzare un linguaggio rispettoso e comunicare in maniera adeguata, mettendo sempre in primo piano il rispetto dell’altro. Il progetto “Di pari passo” rende necessario il coinvolgimento anche dei ragazzi, oltre che delle ragazze, proprio per stimolare la loro attenzione sulla parità di genere e sul rispetto delle donne e del genere umano.
Tra l’800 e il ‘900 molte donne hanno lottato per avere uguali diritti rispetto agli uomini e le lotte, purtroppo, non sono ancora finite. Il primo centro antiviolenza nasce intorno il 1990 come supporto psicologico e per il recupero della persona nella sua identità e dignità.
L’Assemblea generale della Nazioni Unite ha istituito, a tal fine, la giornata internazionale contro la violenza sulle donne (25 novembre), affinché l’attenzione pubblica sia focalizzata su un tema così attuale e grave. Questa giornata è volta a sensibilizzare soprattutto i giovani rispetto ad un problema educativo, delicato ed importante.
Il centro antiviolenza di Messina CEDAV Onlus opera in tal senso a Messina dal 1989 e il progetto “Di Pari Passo” ha come obiettivo la sensibilizzazione delle nuove generazioni sulle tematiche di genere e sulla promozione di una cultura non violenta. Gli operatori specializzati del centro Cedav Onlus svolgono attività informative e laboratoriali con i gruppi classe delle varie istituzioni scolastiche sui temi relativi alla consapevolezza emotiva con il supporto di figure professionali competenti: educatori, psicologi, sociologi, pedagogisti…
Quella di oggi è stata una giornata interessante e costruttiva così come sicuramente si riveleranno gli altri incontri relativi al progetto “Di pari passo”, perché è importante – e la cronaca ce lo ricorda ogni giorno – educare le nuove generazioni all’affettività per favorire la costruzione di relazioni interpersonali sane, dove ognuno si muova di pari passo all’altro guidati da una parola che si chiama COLLABORAZIONE.
VALERIA MARRA
DOROTEA BARBARO
CLASSE 2° A Secondaria 1 grado
XI ISTITUTO COMPRENSIVO “PAINO GRAVITELLI”