“Ciao, sono Alysia e sono una donna”

Cosa significa oggi essere una donna?
Da quando sono nata, ho indossato i vestiti “femminili” perché sono una donna, ho imparato che le azioni hanno delle conseguenze e crescendo ho appreso le differenze tra uomo e donna. Passeggiando per la strada, ho osservato un ragazzo vestito di rosa e una ragazza con abiti blu e ho pensato che uomini e donne sono, in fondo, uguali.
C’è un aspetto che mi fa riflettere: perché nel mondo in alcuni Paesi la donna può lavorare, studiare, seguire le proprie passioni e pensare liberamente e in altri no?
Il ruolo della donna è cambiato nel corso dei secoli. Inizialmente si occupava della cura dei figli, nel Medioevo, soprattutto nelle poesie di Dante, Petrarca e Boccaccio, la donna appare quasi come completamento dell’anima, figura angelica in grado di condurre lo spirito dell’uomo vicino a Dio. Con il progresso economico è arrivato anche quello sociale, e la donna ha iniziato ad acquisire maggiore libertà e importanza, soprattutto grazie all’opera di alcune attiviste che nel Novecento si sono impegnate con forza per ottenere parità sul lavoro e nei diritti civili, come quello di voto. L’opera delle Suffragette è ancora oggi considerata il fondamento per l’ottenimento della parità politica delle donne nella società. Nonostante i numerosi passi avanti fatti nei secoli a proposito dell’uguaglianza fra uomo e donna, ancora c’è molto da fare. Troppe donne, non solo nei Paesi in via di sviluppo ma anche in quelli più avanzati, sono oggetto di maltrattamenti, abusi e uccisione.
Oltre alla violenza fisica o sessuale le donne subiscono anche violenza psicologica ed economica, cioè comportamenti di umiliazione, svalorizzazione, controllo ed intimidazione, nonché di privazione o limitazione nell’acceso alle proprie disponibilità economiche o della famiglia. Altro fenomeno che rientra appieno tra i diversi tipi di violenza è quello dello stalking. Perseguitate, tormentate, controllate, vengono letteralmente PRIVATE della propria libertà e costrette a vivere nella paura.
Osservando le donne, mi sono chiesta se esistono pari diritti anche nel mondo del lavoro. Per molto tempo l’occupazione della donna è stata considerata subordinata a quella dell’uomo e finalizzata alle sue esigenze, nonostante la parità tra loro fosse sancita anche dalla Costituzione Italiana. Nonostante uomini e donne abbiano gli stessi diritti, le cariche pubbliche e i ruoli primari sono ancora oggi ricoperti per lo più da uomini, con una disparità di salario e una ridotta possibilità di fare carriera.
La donna di oggi è lavoratrice, cittadina, amica, madre, poetessa, amore, forza, coraggio, sostegno per ognuno di noi.

Alysia Morgante

2C – XI Istituto Comprensivo Gravitelli