LE OPERE DI GIOVANNI OTERI IN MOSTRA alla Passamonte | 1A per Fatti e Misfatti


L’istituto comprensivo Gravitelli-Paino sta promuovendo molte attività culturali: teatrali, cinematografiche, musicali e sportive. Tra le attività di apertura al territorio, il 19 Gennaio 2023 al plesso “Passamonte” si è tenuta l’inaugurazione della mostra del maestro Giovanni Oteri, in arte Gi Otto e il 20 Gennaio 2023 al plesso “Annibale Maria di Francia” il laboratorio artistico che ha permesso agli studenti di assistere dal vivo alla realizzazione delle opere di Gi Otto e di dipingere e realizzare opere creative insieme all’Artista: un’esperienza divertente e formativa che ha coinvolto tanti alunni della scuola secondaria.
Giovanni Oteri, in arte G8 (Gi Otto) nasce il 16.07.1949 a Messina; ama sin da piccolo l’arte e in particolare l’arte astratta e il panting. In età matura, manifesta le sue forme astratte con la tecnica del “drypping” (sgocciolatura) su tele 70 x 100 cm: ogni quadro è un insieme di colori accesi, come: il giallo, il blu, il rosso, il verde, usati anche con le varie tonalità di ognuno di essi. L’uso di vernici, sovrapposte in maniera apparentemente casuale evocano i fenomeni della Natura; ogni colore dà luogo ad una immagine del paesaggio che ci circonda: il blu e l’azzurro ci danno l’impressione dell’infinità del mare e del cielo, la profondità dell’acqua, le onde e le risacche, il giallo della luce e della solarità che ci avvolge, dandoci calore, il rosso e il verde rappresentano le piante e i fiori.. I suoi dipinti sono astratti e dunque non sono presenti figure umane o paesaggi definiti, ma ognuno di essi racconta una storia, attraverso le immagini che richiama alla mente, suscitando emozioni. In passato, il maestro si ispirava ai “grandi” e si esercitava nel riprodurli. Poi ha scoperto che lasciando sgocciolare la vernice colorata dall’alto, sulla tela stesa su un piano orizzontale, riusciva a realizzare una fusione di colori, delle macchie apparentemente casuali, senza l’uso di pennelli e dunque prendevano forma delle immagini. Quando il Maestro inizia un quadro non sa come finirà, ma sa quando si deve fermare. Inoltre Giovanni Oteri dipinge anche opere tridimensionali. I suoi quadri vengono paragonati a quelli del pittore americano J. Pollok (action painting), proprio per la tecnica pittorica da lui utilizzata, dal quale invece lui giura di non aver preso ispirazione.


Serena Costa, Aurora Smedile, Daniela Boccaccio, Elisa Ballarino, Inass Jaoui
Classe 1A Plesso “Passamonte” – XI° comprensivo Gravitelli