RENDIAMO IL WEB UN POSTO MIGLIORE | 1A per Fatti e Misfatti

Internet é una risorsa molto importante per la nostra società, molto utile perché ci consente di fare ricerche in tempo reale ed avere risposte ai nostri quesiti; è un universo di informazioni, cultura, servizi, luogo virtuale di interazioni sociali, ma può nascondere anche dei pericoli molto gravi.
Per rendere il web un posto migliore è stata istituita una ricorrenza annuale che prende il nome di “Safer Internet Day”, ”Giornata mondiale per la sicurezza in Rete”, promossa dalla Commissione Europea, alla quale ha aderito anche il Ministero dell’Istruzione e del Merito: organizzata a livello internazionale, questa ricorrenza è stata creata nel 2004 e, il 7 febbraio di quest’anno, ha celebrato i suoi 20 anni, in oltre 100 nazioni. L’obiettivo del Safer Internet Day 2023 è stato, come ogni anno, quello di farci riflettere sui rischi e le opportunità della Rete. Tra i vari pericoli del web, si può verificare quello del “cyberbullismo”. Questo aspetto del bullismo è una grave forma di prevaricazione, che va a ledere la dignità di chi la subisce, anche se non prevede un contatto reale e diretto tra chi la compie (cyber-bullo) e chi la subisce(vittima) : tutto si svolge infatti nel mondo virtuale, tramite i mezzi di comunicazione: sms, mms, e-mail, social network, telefonate, attraverso l’utilizzo di immagini volgari o testi minacciosi e offensivi, discriminazioni di tipo religioso, sessista o razziale, le cui conseguenze possono essere molto gravi per la vittima che le riceve: depressione, stress, disturbi alimentari, a volte addirittura il suicidio. Sono molte le ricerche da cui risulta che un numero sempre crescente di adolescenti subisca ogni giorno atti di cyberbullismo. Contro il bullismo e il cyberbullismo è stata approvata la legge 71/2017, intitolata sulle “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo”. La legge prevede che il minore, vittima di cyber-bullismo, o il genitore (se il minore abbia meno di 14 anni), possa chiedere al gestore del sito internet o del social media, di oscurare, rimuovere o bloccare i contenuti diffusi in Rete. La legge 71/2017 tutela il diritto delle nuove generazioni ad una navigazione sicura e positiva.
Per difendersi dal cyber-bullismo si possono adottare diversi comportamenti che sono stati sintetizzati nel Manifesto per la sicurezza sul Web “dai giovani per i giovani”, redatto da oltre 1000 studenti di tutta Italia, in collaborazione con vari Enti e la Polizia Postale e delle Comunicazioni. Il Manifesto contiene le regole essenziali per evitare comportamenti che possano mettere a rischio i dati personali o coinvolgere i più giovani in situazioni pericolose. Queste regole includono la scelta della password, come riconoscere le fake news e i tentativi di phishing, la riflessione prima di condividere contenuti sui social e la richiesta di aiuto in caso di situazioni di rischio.
Ignorare le provocazioni, inviare un messaggio dicendo che i genitori sono al corrente di quanto stia accadendo e che hanno già sporto denuncia alla Polizia, può scoraggiare il cyber bullo.
Inoltre é fondamentale bloccare tutte le e-mail, la messaggistica immediata e gli sms provenienti dal cyberbullo; bisogna in ogni caso tenere traccia delle conversazioni o degli sms che hanno infastidito, cambiare il numero del cellulare e comunicarlo solo a persone fidate. La cosa più importante è avvisare al più presto i genitori o un adulto di riferimento, informarli riguardo a ciò che sta accadendo, anche nel caso in cui non si subisca direttamente il sopruso; se i fatti sono prolungati e gravi è necessario contattare la Polizia Postale e delle Comunicazioni o i Carabinieri.

Serena Costa, Aurora Smedile, Daniela Boccaccio, Inass Jaoui, Valeria Marra, Giovanni Sindona, Elisa Ballarino, Giulia Forestiere – 1A XI° comprensivo Gravitelli- plesso Passamonte