INCONTRO CON TEA RANNO AUTRICE DI “UN TRAM PER LA VITA” | 2 B per Fatti e Misfatti

Giorno 27 Gennaio le classi della secondaria di primo grado dell’Ist. Comprensivo “Gravitelli” hanno incontrato, , in modalità on-line, la scrittrice Tea Ranno, autrice del libro “Un Tram per la Vita” (Piemme editore). La scrittrice ha risposto alle numerose domande poste dagli alunni, soddisfacendo le molte curiosità che la lettura del libro aveva suscitato. Il libro racconta la storia vissuta da Emanuele, oggi 91enne, che grazie al coraggio della madre e all’aiuto di alcune persone, si salva dal rastrellamento tedesco nel ghetto di Roma il 16 settembre del 1943. Alla domanda “Cos’ha di particolare questa storia da averla spinta a scriverla?”, risponde che sicuramente è stato determinante l’incontro con il protagonista, avvenuto in un bar di Roma. Lo sguardo di Emanuele, carico di emozioni nel ricordare quei momenti drammatici , le ha scatenato l’urgenza di mettere per iscritto la storia. Alla domanda su come avesse conciliato la verità storica e autobiografica alle parti romanzate, ha risposto che ha inserito degli aneddoti storici per completare il quadro narrativo e invece ha romanzato delle parti per arricchire la storia con uno scopo ben preciso, quello di suscitare riflessioni, valutazioni, opinioni sull’argomento. Un esempio la figura della donna sul tram, che il piccolo protagonista definisce “pazzamente coraggiosa”, la quale con grande passione intraprende un’accesa discussione con un uomo che la invita a stare zitta, in quanto donna, e a dedicarsi ad altre faccende perché la politica è un affare da uomini. Fonte di ispirazione per questo personaggio – ha spiegato Tea Ranno – è stata Carla Capponi, una partigiana che con il suo operato ha dimostrato in tante occasioni forza e determinazione, uguali a quelle di tante altre donne che hanno vissuto e combattuto in quel periodo. Alla domanda su come avesse tenuto assieme il coinvolgimento emotivo e la realtà storica, ha risposto dicendo che non è stato facile avendo provato più volte una forte emozione e commozione nell’ascoltare il racconto di Emanuele. E che proprio le emozioni provare l’hanno spinta a voler raccontare ad un pubblico, fatto anche di giovani, una storia che non deve fare dimenticare gli orrori che l’uomo è capace di perpetrare nei confronti dei propri simili.

Classe II B plesso “Paino”
dell’ XI Istituto Comprensivo “Gravitelli”